L’importanza di un anchor text ottimizzato

Quando si parla di SEO e strategia di link building, spesso si tende a sottovalutare l’importanza dell’anchor text, ovvero il testo cliccabile di un collegamento ipertestuale. Questo elemento, invece, è fondamentale sia per il posizionamento sui motori di ricerca che per l’esperienza utente.

Google ha chiarito definitivamente l’importanza dell’anchor text nelle sue linee guida aggiornate, sottolineando che “più il testo è chiaro e pertinente, più sarà facile per gli utenti navigare sul sito e per Google comprendere il contenuto della pagina collegata“.

Se finora non hai prestato particolare attenzione a come costruisci i link sul tuo sito o sul tuo blog, questo è il momento giusto per iniziare a farlo nel modo corretto.

Scendiamo nei dettagli e vediamo le diverse tipologie di anchor text e come ottimizzarle al meglio per migliorare il posizionamento del tuo sito e renderlo più fruibile da parte degli utenti.

Tipologie di anchor text

Un errore comune nella link building professionale è quello di inserire troppi link, spesso senza criterio, con il rischio di creare contenuti confusionari e poco leggibili e fruibili. Google ha confermato che non esiste un numero ideale di link per ogni pagina, quindi è fondamentale concentrarsi sulla qualità piuttosto che sulla quantità, usando discernimento.

Vediamo le diverse tipologie di anchor text e come sfruttarle al meglio.

1. Anchor text a corrispondenza esatta

Un anchor text è a corrispondenza esatta quando il testo collegato coincide perfettamente con la parola chiave della pagina di destinazione.

Esempio:

  • “Scopri di più sulla SEO on-page” (dove la pagina collegata parla esattamente di SEO on-page).

Questo tipo di link è molto efficace, ma va usato con moderazione per evitare sovraottimizzazione, che potrebbe, paradossalmente, penalizzare il ranking del sito.

2. Anchor text a corrispondenza parziale

A differenza della corrispondenza esatta, l’anchor text a corrispondenza parziale include la parola chiave principale insieme ad altri termini che ne danno maggiore contesto.

Esempio:

  • “Gli esperti SEO in Italia consigliano strategie mirate” (dove la pagina di destinazione tratta di quali siano i SEO in Italia, ma il testo linkato non è una copia esatta della parola chiave principale).

Questo tipo di testo di ancoraggio è utile per creare collegamenti più naturali e migliorare la leggibilità del contenuto.

3. Anchor text con parole chiave correlate

In questo caso, il testo del link non include la parola chiave esatta, ma utilizza sinonimi o termini correlati.

Esempio:

  • “Ottimizza il tuo blog aziendale per il successo online” (dove la pagina linkata parla di strategie per migliorare la visibilità di un blog aziendale, senza usare esattamente la keyword principale “SEO blog”).

Questo approccio è utile per diversificare il profilo dei link e apparire più naturali agli occhi di Google, ma anche degli utenti.

4. Anchor text con nome del brand

L’anchor text con brand include il nome dell’azienda o del sito web a cui si fa riferimento.

Esempio:

  • “Consulta la guida completa su SEOZoom” (dove SEOZoom è un noto tool di analisi SEO in Italia).

Questi link sono particolarmente utili per rafforzare l’autorità del brand e migliorare il riconoscimento del marchio.

5. Anchor text con brand + keyword

Unire il nome del brand a una parola chiave aiuta a chiarire la destinazione del link.

Esempio:

  • “Scarica l’ebook su SEO avanzata di SEOZoom” (dove si specifica che il link porta a una risorsa gratuita del sito SEOZoom).

Questo metodo è utile per combinare branding e posizionamento SEO senza risultare eccessivamente promozionali.

Si tratta di un testo di ancoraggio che mostra direttamente l’URL della pagina di destinazione.

Esempio:

Questa tipologia di link bisogna utilizzarla con moderazione, perché può interrompere il flusso della lettura e apparire meno professionale.

7. Anchor text generico

Un anchor text generico non include parole chiave o riferimenti chiari alla pagina di destinazione.

Esempio:

  • “Clicca qui per maggiori dettagli”, oppure “Leggi anche”.

Sebbene siano ancora comuni, questi link offrono poco valore a livello SEO e andrebbero usati solo quando strettamente necessari.

Come ottimizzare l’anchor text

Ora che abbiamo visto le diverse tipologie di anchor text, vediamo alcune best practice per ottimizzare i collegamenti ipertestuali all’interno del tuo sito:

1. Il testo deve essere conciso

Un buon anchor text non dovrebbe essere troppo lungo: 5 parole o meno sono una buona regola generale.

2. Il testo deve essere chiaro

Il testo del link deve descrivere chiaramente il contenuto della pagina di destinazione. Un utente dovrebbe capire subito cosa troverà cliccando sul link.

3. Evita la sovraottimizzazione

Usare troppi anchor text a corrispondenza esatta può sembrare innaturale agli occhi di Google e portare a penalizzazioni. Alterna diverse tipologie di anchor text per mantenere un profilo di link naturale.

4. Varia il tipo di anchor text

Non usare sempre lo stesso tipo di link. Alterna tra corrispondenza esatta, parziale, parole chiave correlate e brand per un profilo di link equilibrato.

5. Non linkare troppo

Inserire troppi link può distrarre il lettore e ridurre il valore dei collegamenti più importanti. Usa i link con parsimonia e assicurati che abbiano un valore aggiunto.

6. Evita testi troppo generici

Frasi come “clicca qui” o “scopri di più” non offrono alcun valore aggiunto per Google o per l’utente. Cerca sempre di rendere il testo più descrittivo possibile.

Perché l’anchor text è così importante?

Un anchor text ben fatto aiuta i lettori (e i motori di ricerca) a capire cosa troveranno una volta cliccato un link. Non si tratta solo di aggiungere collegamenti a caso, ma di scegliere con cura le parole giuste per rendere chiaro il contenuto della pagina di destinazione.

Un buon ancoraggio migliora l’esperienza utente e aumenta le possibilità che Google comprenda meglio la relazione tra i tuoi contenuti, contribuendo a migliorare il posizionamento del sito nei risultati di ricerca.

Come Google interpreta il testo di ancoraggio

Google e gli altri motori di ricerca analizzano rapidamente i testi di ancoraggio e i link associati per determinare la pertinenza del collegamento. Il loro algoritmo è progettato per capire il contesto e identificare se il link è utile per l’utente.

In altre parole, se il testo di ancoraggio è chiaro e descrittivo, Google lo interpreta come un segnale che rafforza il significato e la qualità della pagina di destinazione.

Facciamo un esempio: se in un articolo di un sito e-commerce inserisci un link con il testo “collana d’oro artigianale” e questo porta a una pagina con prodotti di gioielleria, Google capirà che il collegamento è pertinente.

Questo aiuta non solo i lettori a trovare esattamente ciò che cercano, ma anche il tuo sito a essere riconosciuto come autorevole per quel tema.

Un buon anchor text, dunque:

  • Aiuta i motori di ricerca a comprendere la struttura del sito.
  • Migliora la navigazione degli utenti, rendendo più chiari i collegamenti.
  • Aumenta la probabilità di conversione, guidando gli utenti verso contenuti di valore.
  • Riduce il tasso di rimbalzo, evitando che i visitatori abbandonino il sito a causa di link poco chiari.

Ricorda, l’anchor text è una parte fondamentale della strategia di linking e non va trascurato. Seguire le best practice per ottimizzarlo aiuterà il tuo sito a migliorare il ranking sui motori di ricerca e offrirà un’esperienza di navigazione più fluida e intuitiva per gli utenti. Se vuoi migliorare la tua strategia di link building, ora sai da dove partire!

Immacolata Duni
Immacolata Duni

Sono Imma Duni, nata nel 1978. Mi sono laureata in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Bari e ho conseguito un Master in Gestione e Sviluppo delle Risorse Umane. Ho lavorato per sei anni come Editor in Chief per la mobile app di news iNews, occupandomi di spettacolo, gossip, tecnologia e benessere. Ho ricoperto il ruolo di SEO Redattrice e Copywriter Senior per diverse testate online, tra cui Trend-online, The Wam, Tanta Salute e Pourfemme. Da circa due anni scrivo per Tag24, concentrandomi su cinema, serie TV e spettacolo. Inoltre, sono ghost writer per alcuni profili LinkedIn e per blog in ambiti legali, di assistenza agli anziani e inerenti a concorsi pubblici. Studio e mi aggiorno costantemente per offrire il meglio nel lavoro che mi viene commissionato. Scrivere è la mia passione, ancor prima che il mio lavoro. Sono credente e appassionata di cinema—il mio film preferito è Bastardi senza gloria—e di serie TV. Amo leggere romanzi gialli e thriller, ascoltare punk rock (in particolare The Cure) e praticare pilates.

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